Meno Cave, Meno Discariche
La linea ferroviaria veloce Bologna-Firenze: ipotesi per l’utilizzo dei materiali di scavo
di Laura Cutaia e Giovanni Mastino
I materiali inerti, necessari a costruire edifici e infrastrutture di ogni genere, sono la voce principale di fabbisogno del sistema economico. Anche se, a livello nazionale, non sono disponibili dati attendibili sulle quantità prodotte e utilizzate, le attività di cava hanno dimensioni sempre crescenti e determinano consistenti impatti sull’ambiente.
Parallelamente, i rifiuti prodotti da scavi e demolizioni sono una delle principali fonti di rifiuti. Il semplice buon senso suggerirebbe di recuperare ciò che viene scartato in modo da ridurre il numero delle cave e delle discariche che devastano il territorio.
Mentre in alcuni paesi europei, come la Danimarca e l’Olanda, questi orientamenti sono praticati da anni, in Italia l’utilizzo dei materiali inerti di scavo non viene considerato nelle progettazioni e nell’organizzazione dei cantieri ma trova numerosi ostacoli nelle procedure attuative e nella normativa tecnica.
In questo volume sono illustrati i risultati della studio “Promozione dei riuso produttivo dei materiali inerti di scavo provenienti dalla costruzione della linea ferroviaria veloce Bologna-Firenze e del passante ferroviario previsto dal progetto del nodo di Firenze” (opere per le quali l’aspetto della messa a dimora dei materiali di scavo rappresenta uno dei punti focali), realizzato dagli Amici della Terra su incarico della TAV SpA.
A partire dalle soluzioni già identificate dalla TAV SpA a livello progettuale, sono analizzate e riportate le possibili aree di utilizzo dei materiali, valutando i relativi vantaggi ambientali, economici e sociali e fornendo un esempio di come affrontare correttamente queste problematiche nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali.
Si tratta di un esempio, rivolto al Governo, alle Regioni, alle imprese appaltanti, a tutti gli operatori del settore dei materiali inerti, che fornisce gli elementi necessari per orientare le rispettive attività in modo ambientalmente più corretto, economicamente più conveniente e socialmente più valido.{!jomcomment}
Franco Angeli Editore (380.158); Milano 2003