CHIUDERE IL CERCHIO

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Roma,25 settembre 2014

Gli Amici della Terra: oltre l’ambientalismo dei tabù e dell’esportazione all’estero dei rifiuti urbani. Con il Decreto Legge Sblocca Italia una svolta nella politica italiana dei rifiuti?

A Milano, il 6 ottobre, presso il Palazzo delle Stelline, la Conferenza nazionale sui rifiuti urbani organizzata dagli Amici della Terra ospiterà i principali attori del dibattito sulle nuove disposizioni sul  recupero energetico contenute nel decreto Sblocca Italia, attualmente all’esame delle Camere. Oltre all’intervento del ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, infatti, la Conferenza consentirà il confronto fra diversi punti di vista: quello  dell’assessore lombardo Claudia Terzi (che ha promosso il ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge), quelli del presidente e amministratore delegato di AMA-Roma Daniele Fortini, del presidente di A2A Ambiente Paolo Rossetti e del presidente di Herambiente Claudio Galli.

L’opinione del mondo delle imprese pubbliche e private sarà rappresentata anche da Filippo Brandolini, presidente di Federambiente, Luciano Piacenti di Fise-Assoambiente, Thomas Vollmeier di TBF+Partner AG, Paola Petrone direttore Amsa e Chicco Testa presidente di Assoelettrica.

Fra i relatori, oltre a Beniamino Bonardi e Vito Jaboni  degli Amici della Terra, ci saranno Marco Franceschini di REF-E; Davide Tabarelli di Nomisma Energia e Antonio Massarutto, autore del libro “Economia del rifiuto”. Rosanna Laraia, responsabile del Rapporto sui rifiuti dell’Ispra parteciperà alla tavola rotonda del pomeriggio. Approfondimenti sulla gestione dei rifiuti di carta, plastica e legno saranno illustrati da Massimo Medugno direttore di Assocarta, da Massimo di Molfetta  di Corepla e da Walter Righini, presidente di  Fiper, l’associazione più attiva nell’utilizzo energetico della biomassa legnosa.

Gli Amici della Terra hanno ideato la Conferenza  “Chiudere il cerchio” con l’intento di denunciare l’endemico stato di emergenza rifiuti nel Mezzogiorno, esteso negli ultimi anni alla Capitale, con rifiuti urbani per le strade o esportati a caro prezzo negli inceneritori di altri paesi europei, come risultato di una politica ipocrita e inconcludente, subalterna a quella parte dell’ambientalismo che sopravvive di demagogia agitando il  tabù dell’incenerimento e il  mito dei rifiuti zero.

Ora, la gravità della situazione è confermata dalla scelta del Governo di introdurre nel Decreto Legge “Sblocca Italia” un intero articolo (art. 35) per dotare finalmente il Mezzogiorno degli impianti di termovalorizzazione necessari  e per ottimizzare in tutta Italia l’uso di quelli già esistenti con il fine di arrestare l’esportazione di rifiuti all’estero e superare lo stato di infrazione delle normative UE per l’uso abnorme che ancora viene fatto delle discariche nella gestione dei rifiuti urbani.

Gli Amici della Terra si augurano che l’iniziativa del governo possa rappresentare l’occasione per un dibattito aperto e privo di infingimenti, che ponga l’opinione pubblica di fronte ai dati inequivocabili di due diverse gestioni dei rifiuti, nel Nord e nel Sud del Paese negli ultimi vent’anni. Solo un’informazione corretta consentirà alle popolazioni dei territori piegati dall’emergenza di distinguere fra le decisioni che provocano disastri ambientali  e quelle che consentono di risanarli, fra la demagogia e una politica ambientare utile e  responsabile.

A questo proposito,  il presidente del consiglio Renzi  può vantare  una propria buona esperienza che risale al 2007 quando, da presidente della Provincia di Firenze, promosse la campagna di comunicazione “non rifiutare il buonsenso” che accompagnò i provvedimenti  per dotare l’area fiorentina di un impianto utile di termovalorizzazione.