Amici della Terra sui programmi di Meloni per l’ambiente: impegni interessanti, fiduciosa attesa per passare dalle parole ai fatti

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Gli Amici della Terra hanno ascoltato con attenzione le comunicazioni al parlamento del Presidente del Consiglio per capire il modo in cui le tematiche ambientali saranno presenti nell'azione del nuovo governo.

I richiami più rilevanti sono quelli all’ecologismo conservatore del filosofo Roger Scruton, e dal punto di vista generale quello al principio di neutralità tecnologica nell’adozione delle soluzioni necessarie a rendere sostenibile la nostra società. Per quanto riguarda i temi programmatici, il Presidente del Consiglio ha richiamato il ruolo delle rinnovabili e della produzione di gas nazionale, quello dei rischi naturali dal punto di vista sismico e idrogeologico. Sull’emergenza energetica continuità con il precedente governo ma necessarie soluzioni strutturali per la sicurezza, con nuovi rigassificatori di metano liquido. Rilevante l'idea di un piano Mattei dedicato alla cooperazione e alla costruzione di nuove relazioni con i paesi africani.

Consideriamo significativo il riferimento a un'idea di ecologismo come quella di Scruton, che in una visione alternativa all'ambientalismo ideologico considera centrale il ruolo dell'uomo nell'ecosistema. Come Amici della Terra vogliamo ricordare al Presidente del Consiglio che la vera sfida nell’affrontare la questione ambientale è racchiusa nel principio “ecologia è buongoverno”, l'approccio che portiamo avanti da anni promuovendo l’adozione di politiche ragionevoli contro la visione emergenzialista.

Per gli Amici della Terra è importante il riferimento alla neutralità tecnologica, indispensabile per superare nelle politiche energetico-ambientali un approccio che affida in modo miracolistico tutte le soluzioni esclusivamente ad alcune tecnologie come il fotovoltaico, l'eolico, le batterie e i mezzi elettrici. Noi pensiamo invece che occorra ridefinire le strategie di decarbonizzazione valutando costi e benefici di ogni tecnologia, considerando tutte le altre opzioni disponibili, a partire dall'efficienza energetica, dai biocarburanti, dal teleriscaldamento, dalle pompe di calore e al recupero energetico da rifiuti. 

In controtendenza con il mainstream ambientalista e non solo, al tempo del referendum sulle trivelle ci siamo schierati a favore della valorizzazione dei giacimenti di gas italiani. Vediamo quindi con favore la possibilità che, soprattutto in questa fase di emergenza per la sicurezza energetica, si torni a valorizzare le risorse presenti nel paese nella misura in cui possano sostituire le importazioni di gas naturale, la cui impronta ecologica emissiva è molto più alta rispetto a quella del gas naturale prodotto nel paese.

 L'idea del piano Mattei è molto interessante, soprattutto nel caso in cui consentisse di percorrere fino in fondo la strada che può permettere ai paesi in via di sviluppo di coniugare investimenti per lo sviluppo economico-sociale e adozione di tecnologie sostenibili.

Gli Amici della Terra sono pronti a dare il loro contributo affinché queste indicazioni trovino una coerente applicazione.


 Il comunicato disponibile in download pdf